Ci sono piccoli gesti da compiere ogni giorno per sentirsi più vicini a Dio, per tenerlo presente nella propria quotidianità. A volte crediamo che per comunicare con Lui si debba offrire qualche preghiera speciale o ritirarsi in un luogo specifico per essere ascoltati.
La verità è che possiamo parlare con Lui tutto il tempo, a qualsiasi ora e in qualunque luogo. Questi spunti che vi suggeriamo possono essere applicati tutti i giorni, a poco a poco se vi costa. Spero che siano utili a voi e al vostro rapporto con Dio.
1 Dite “Grazie” ogni mattina quando vi svegliate
La prima cosa che deve venirvi in mente quando suona la sveglia è Dio. Nel momento in cui lottate con tutte le vostre forze per alzarvi dal letto dite solo “Grazie, Dio, per questo nuovo giorno di vita che mi doni”.
2 Sentitevi fortunati mentre vi lavate
C’è gente che l’acqua non ce l’ha. Non ne ha per lavarsi, per bere, per cucinare… Mentre fate la doccia sentitevi grati, e approfittate di quei minuti per offrire a Dio le azioni della giornata.
3 Quando fate colazione benedite i cibi
Quando vi sedete a tavola, ringraziate Dio per tutte le persone che hanno lavorato per produrre il pane, il caffè, il cioccolato, il formaggio, la frutta o quello che mangiate a colazione, per le mani che hanno lavorato la terra, per il sudore dei contadini e per il denaro che vi permette di nutrire voi stessi e la vostra famiglia.
4 Offrite una breve preghiera mentre andate al lavoro, a scuola o all’università
Approfittate di quel tragitto per parlare con Dio di quello che volete, per ringraziarlo o per chiedergli un favore speciale, per sfogarvi o chiedergli di riempirvi di pazienza per il traffico o i contrattempi. Ricordate che la preghiera è un dialogo costante.
5 Offritegli gli inconvenienti che si verificheranno nella giornata
Può essere che al lavoro il capo o un collega sfidi la vostra pazienza – offritelo. Se la riunione è durata più del previsto e non siete riusciti a pranzare, offritelo. Se qualcuno vi ha offeso con i suoi commenti, offritelo. Offrite, offrite, offrite tutto quello che vi ha infastidito o vi ha fatto soffrire.
6 Offrite un Padre Nostro o un’Ave Maria mentre tornate a casa
Stavolta non offritelo per voi, ma per i vostri amici, la vostra famiglia, il vostro partner, i colleghi o qualsiasi altra persona; per la sofferenza, la tristezza, la necessità o l’abbandono che sperimentano gli altri. Non chiedete nulla per voi.
7 La sera ricordate il vostro angelo custode
Il vostro angelo custode non vi dimentica, anche se passano giorni, settimane o mesi senza che gli rivolgiate la parola. Quando la giornata è finita e siete a letto, offritegli la sua preghiera quotidiana e ringraziate Dio per avermi premiato con un simile custode.
Fonte: Nory Camargo | Aleteia.org