“Era il 1961 quando mio padre, in punto di morte, mi chiese di ripristinare una croce che sorgeva in cima al colle di famiglia. Sistemata la croce, ho avuto l’idea di illuminarla con una batteria per auto. Poi non mi sono più fermato”. Oggi il testimone di portare avanti questa missione spetterà agli amici più fidati di Mario Andreoli, ferroviere in pensione e inventore dello storico presepe luminoso di Manarola, che questa notte ha chiuso gli oggi l’ultima volta e si è spento serenamente circondato dall’affetto della sua famiglia. Andreoli aveva 94 anni e ne avrebbe compiuti 95 il prossimo febbraio. Nell’ultimo anno le sue condizioni di salute si erano rivelate delicate, ma finché ha potuto ha seguito la sua creazione e ammirato l’ultima accensione del presepe luminoso, lo scorso 8 dicembre, circondato dalla famiglia e dagli amici più cari.
Mario per allestire la collina era partito da semplici elementi poi sono arrivate la capanna e la stella. Nel tempo ha saputo inventare decine e decine di personaggi, restando ancorato alla realtà. Nel suo presepe sono presenti sempre richiami a tante fasi storiche: le scritte pax e pace in un mondo sempre in guerra, gli anni del Covid con una figura dedicata all’impegno del personale sanitario.
Tutte le figure sono realizzate con materiali di scarto nel rispetto dell’ambiente. L’allestimento è cresciuto sempre di più e nel 2007 vinse il Guinnes dei primati perché ritenuto il presepe più grande del mondo. Nel tempo per aiutarlo molti compaesani e amici lo hanno sostenuto costituendosi nell’Associazione Presepe di Manarola Mario Andreoli. “Oggi è un giorno triste per tutta Manarola – racconta commosso Fabrizio Andreotti a nome dell’associazione-, anche per noi. Abbiamo tanti ricordi grazie a Mario e il suo sguardo per l’ultima accensione, era felice. Penso ancora a quella sera in cui fondammo l’associazione, parlammo tantissimo e scrivemmo tante pagine per il regolamento. D’un tratto Mario ci guardò e chiese: ‘Allora, andiamo avanti?’. Rispendemmo di sì e disse: ‘Bhè allora andiamo in cantina’. Mario Andreoli era così e sarà nostro dovere portare avanti il suo sogno, che è diventato anche il nostro. Nei giorni precedenti l’8 dicembre, data d’accensione del Presepe, Mario aveva richiesto che si facessero i fuochi, evento non previsto negli ultimi anni. Crediamo sia stato l’ultimo consapevole saluto di Mario al suo Presepe e a tutti noi che gli abbiamo voluto bene. Grazie Mario per il tuo esempio di tenacia e semplicità. Un forte abbraccio alla moglie Vanda, alle figlie e a tutta la famiglia”.
Parole di profondo cordoglio da parte della sindaca di Riomaggiore Fabrizia Pecunia: “Ci stringiamo con affetto al dolore della famiglia e dei tanti amici. Mario ha rappresentato per noi un importante punto di riferimento, è stato capace di trasformare il suo sogno in un progetto di straordinario valore che ha unito tutta la comunità, diventando il simbolo delle Cinque Terre nel mondo. Ogni anno attendevamo insieme il momento dell’accensione del presepe e la sua emozione era la nostra. Essere al suo fianco è stato un onore e un privilegio e non dimenticheremo mai il suo spirito e la sua passione. Oggi il presepe avrà una nuova luce, quella di Mario che brillerà per sempre per la sua gente e per tutti coloro che gli hanno voluto bene. Grazie Mario”.
I funerali di Mario Andreoli si terranno domani, venerdì 23 dicembre, alle 15 nella chiesa di Manarola.
Fonte: Chiara ALFONZETTI | CittadellaSpezia.com