Una vita breve ma intensa, vissuta all’insegna della gioia e di una ricchezza spirituale che la porta spontaneamente accanto agli ultimi, ai poveri, agli emarginati. Una vocazione sbocciata nella fede cristiana della sua famiglia e maturata grazie all’incontro con don Oreste Benzi e la Comunità Papa Giovanni XXIII. Così si potrebbe descrivere la vita della Beata Sandra Sabattini, proclamata beata il 24 ottobre 2021, di cui oggi la Chiesa celebra la memoria.
La prima fidanzata santa
Sandra è la prima fidanzata innalzata agli onori degli altari. La causa di beatificazione di Sandra è durata 13 anni. La fase diocesana del processo, avviata nel 2006, si è chiusa il 6 dicembre 2008. Il 2 ottobre 2019 Papa Francesco ha promulgato il decreto riguardante la beatificazione di “Alessandra (Sandra) Sabattini, Laica”
Sandra Sabattini, una vita in comunione con Cristo
Fu proprio don Oreste a ricordare, nell’omelia che accompagnò il funerale della giovane, nel 1984, a condensare in poche parole l’animo umile ma prodigo di amore di Sandra Sabattini: “Sandra ha compiuto ciò per cui Dio l’aveva mandata. Il mondo non è diviso in buoni e cattivi, ma in chi ama e chi non ama. E Sandra, noi lo sappiamo, ha amato molto”.
Chi era Sandra
Nata a Riccione il 19 agosto 1961, Sandra Sabattini ha respirato la fede fin da piccola e ancor più quando, insieme ai genitori ed al fratellino, va a vivere nella canonica dello zio prete, don Giuseppe Bonini, a Misano Adriatico, e di seguito a Rimini, nella parrocchia di San Girolamo. A 12 anni incontra don Oreste Benzi e la comunità Papa Giovanni XXIII; due anni dopo già partecipa ad un soggiorno per adolescenti sulle Dolomiti con disabili gravi, dal quale ritorna con le idee chiare: “Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è gente che io non abbandonerò mai”.
Si spende nel servizio per i disabili e per i tossicodipendenti, e va a cercare i poveri di casa in casa. Nel 1980, dopo il diploma di maturità scientifica a Rimini, si iscrive alla Facoltà di Medicina all’Università di Bologna. Uno dei suoi sogni è di essere medico missionario in Africa. Fidanzata con Guido Rossi dall’agosto 1979, anch’egli membro della Papa Giovanni; insieme vivono una relazione improntata ad un amore tenero e casto, alla luce della Parola di Dio. Il 29 aprile 1984, ad Igea Marina, mentre si reca ad un incontro della Papa Giovanni, viene investita da una macchina, entra in coma e muore il 2 maggio successivo, a 22 anni.
Il miracolo di Sandra
È stato accertato un miracolo dovuto alla intercessione della giovane riminese, e così la Venerabile è stata iscritta da Papa Francesco tra i beati: le persone a lei devote o la gente della diocesi di origine possono pregarla con fiducia e imitarla con frutto.
Fonte: Manuela Petrini | Interris.it