«Essenzialità, condivisione e adattamento sono le importanti conquiste che si fanno lungo la strada e si riportano a casa, per affrontare la quotidianità con spirito rinnovato» dice Fabiana Mapelli, Responsabile Compagnia dei Bambini e WildFox che organizza per bambini e ragazzi vacanze speciali dove è possibile fare nuove avventure e amicizie a passo lento
Accendere un fuoco, camminare scalzi, costruire una capanna o montare una tarp, salire un pendio ripido, osservare le orme degli animali, tuffarsi in un torrente e osservare le stelle della notte: sono queste alcune delle esperienze previste nei viaggi in cammino per i bambini e i ragazzi della Compagnia dei Cammini che, per l’estate 2023, ha ideato tanti viaggi a piedi per i più piccoli e per gli adolescenti dai 4 ai 17 anni con o senza genitori. Dal Piemonte all’appennino toscano, dai monti sibillini alle Alpi marittime, ce n’è per tutti i gusti.
La strada che si percorre camminando è sicuramente un’esperienza motivante e formativa oltre ad essere una formula di vacanza green e sostenibile da intraprendere in famiglia e quando è possibile con gli amici. E, soprattutto non esiste un’età limite. Camminare fa bene a grandi e piccini. Che vanno però educati sin da piccoli. Ne parliamo con Fabiana Mapelli, Responsabile Compagnia dei Bambini e WildFox che quest’anno ha organizzato le varie attività
Che valori trasmette la cultura del cammino
«Essenzialità, perché porti tutto il necessario sulle spalle, e ogni grammo in più lo senti, lo vivi, lo sudi. Condivisione e solidarietà, perché in cammino si è tutti uguali, perché lo spaesamento di un cammino induce a vivere in modo più profondo e autentico le relazioni con gli altri. E senza dubbio questo è tanto più vero quanto più il cammino è itinerante, cioè porta da un luogo a un altro e non si torna la sera sempre nello stesso luogo. Poi, grande differenza è data dalla durata: camminare più giorni di fila o fare delle escursioni in montagna sono esperienze che danno frutti molto diversi. E infine, resilienza e adattamento, tanto per usare una parola ormai abusata. Perché in cammino ci si adatta a tante situazioni diverse, alloggi che non sono casa propria e in cui magari si condividono stanze e bagni (esperienza consigliatissima per tutti!); si prendono la pioggia, il vento, il sole – per scoprire che se piove ci si bagna, e poi ci si asciuga…; perché si sta all’aperto, senza i comfort consueti che fanno parte della nostra quotidianità: per qualcuno persino fare pipì in un bosco può essere un’esperienza non scontata. E resilienza anche perché spesso si può arrivare al limite della propria fatica e da lì ripartire, perché in fondo si cammina più con la testa che con le gambe…»
Come invogliare i bambini e gli adolescenti a camminare
«Con l’esempio, con il gioco, con la condivisione! Se i genitori camminano volentieri e con piacere, i bambini ci vengono dietro. Potranno capitare resistenza, fatica, capriccio. Ma di energia ne hanno molta più degli adulti. Quante volte ci si trascina un bambino fino alla meta, convinti che non possa più farcela… e una volta arrivati noi ci sdraiamo doloranti e il bambino si mette a correre e saltare intorno e non si ferma un momento? Quel che non dobbiamo pensare è che il bambino abbia senso del dovere o della prestazione, o che tragga in qualche modo piacere dalla fatica o da un astratto senso dello stare in natura. Possiamo però far sì che la nostra giornata sia un gioco, possiamo cercare tracce e tane di animali fantastici per inventare una storia che sia il nostro tema conduttore, possiamo porci domande su quel che incontriamo, un aculeo di istrice, una costruzione di pietra, una grotta; possiamo fare lunghe partite mentre si cammina a chi calcia le galle delle querce più lontano… Possiamo inventarci storie che raccontiamo a puntate: le possibilità sono infinite. Con i bambini più grandi, e sicuramente con gli adolescenti, cambierà poi tutto se creiamo dei gruppetti con altri bambini e adolescenti. Inventiamo storie, narrazioni, ricerche. Mettiamoci in cammino, corpo, mente e spirito, insieme a loro, con un senso di meraviglia e di scoperta dei luoghi che attraversiamo. Senza dimenticare un po’ di leggerezza e il sorriso».
Camminare è una attività che si può fare di famiglia e cosa si impara quando si cammina tutti insieme grandi e piccoli
«La coesione che si crea in cammino tra le persone non è certo da meno in famiglia. Si impara a conoscersi più in profondità, a sostenersi, a meravigliarsi insieme, a cercare soluzioni e ad affrontare imprevisti… Le conquiste, profonde, che si fanno nelle relazioni, la complicità che si guadagna, le si riporta a casa, per affrontare la quotidianità con spirito rinnovato».
Le proposte sono molte e variegate. Pensate per le diverse età. Sono iniziate a giugno e coprono tutta l’estate. Per conoscere tutti i viaggi a piedi dedicati ai bambini e ai ragazzi: https://www.cammini.eu/viaggi/C/bimbotrek
Per conoscere tutti i viaggi della Compagnia dei Cammini: www.cammini.eu
Fonte: Orsola VETRI | FamigliaCristiana.it