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Beatrice Fazi: “Gratitudine infinita per chi mi ha cambiato la vita”

“La prima volta che andai a confessarmi da don Fabio Rosini non poté assolvermi. Eppure, mi fece capire chiaramente che anch’io, nella condizione in cui ero allora, ero chiamata a diventare santa”. Da lì per Beatrice Fazi è iniziato un cammino che ha profondamente trasformato la sua esistenza e quella della sua famiglia. Ecco la sua toccante testimonianza.

L’incontro col sacerdote che m’ha cambiato la vita è stato traumatico: durante la mia prima confessione con lui, io non sono stata assolta. Ero arrivata a parlargli quasi per superstizione: volevo rabbonire Dio, tributare un sacrificio a Colui che mi avrebbe chiesto conto dei miei peccati. La mia storia, in effetti, era abbastanza complicata. Vengo da una famiglia cattolica, sono stata battezzata e ho fatto la prima comunione ma durante l’adolescenza sono scappata dalla Chiesa, mi sono ribellata al mondo degli adulti, che erano stati un riferimento un po’ ipocrita per quanto mi riguardava. I miei genitori si erano separati e io non avevo trovato una risposta alle tante domande che mi ponevo, neanche nella scuola o nei catechisti che avevo avuto.

Non ero riuscita a trovare qualcuno che davvero mi potesse contagiare con quella bellezza che cercavo, che il mio cuore desiderava tantissimo.

L’unica cosa che mi ha salvato dal rovinarmi completamente è stato il teatro, che ho inseguito come il mio più grande sogno andando via dalla mia città (Salerno) a 18 anni, ribellandomi e quindi cercando di recidere le mie radici, di definirmi per opposizione a quelle che erano le mie origini. Mi sono iscritta all’università a Roma, ho frequentato il collettivo politico della facoltà di sociologia, partecipando alle marce a favore della legge 194: volevo essere femminista, essere di sinistra, volevo essere diversa da mia madre, diversa da come mi avevano educato. A vent’anni mi sono ritrovata ad essere incinta di un uomo molto più grande di me, nel quale cercavo evidentemente la protezione che mi era mancata da mio padre, che aveva tradito mia madre e quindi aveva tradito me, che ero la sua principessa. Quando dissi a quell’uomo che ero incinta di lui, che aspettavamo un figlio, mi ha semplicemente detto, dopo una parolaccia che non ripeto: “E mo che fai?”, lasciandomi completamente sola di fronte a un fatto molto più grande di me. La prima emozione che ho provato è stata di gioia, perché la verità era già scritta nel mio cuore, e cioè che la vita è qualcosa di meraviglioso, è un dono, un mistero. Ma la paura ebbe il sopravvento e decisi di abortire, andando in un consultorio nel quale mi chiesero semplicemente: “Vuoi abortire? Sei sicura?” e basta, senza darmi alternative che rendessero la mia scelta consapevole, libera per davvero. Ho fatto una scelta dettata dalla paura e quindi poi ho continuato a vivere, dopo questa scelta, pensando di poter comunque essere felice, ma non ci riuscivo perché ero diventata mortifera. C’era un dissidio con il mio corpo, c’era un grande senso di colpa, c’erano anoressia, bulimia, ansia, incapacità di entrare nelle relazioni con la fiducia. Continuavo a mietere successi, perché la mia strada me la sono fatta: ho condotto un programma per bambini in diretta su RaiUno (Big!), ho fatto un film con Pierfrancesco Favino, ho fatto Macao con Boncompagni, ho comprato una casa con i miei soldi, ho fondato un locale di musica dal vivo, mi sono fidanzata con un cantante famoso.

Ho fatto tante cose che potevano farmi sentire, forte, sicura e magari anche felice ma… non bastava a colmare quel vuoto che si apriva sempre di più.

A un certo punto sono entrata proprio in un deserto esistenziale. Poi, durante il periodo in cui avevo smesso di fare l’attrice, mi sono innamorata dell’uomo che oggi è mio marito e così, quasi per superstizione, quando ho incontrato una mia amica che seguiva le catechesi de “I Dieci Comandamenti” le ho chiesto di parlare con questo sacerdote, don Fabio Rosini, ma solo perché volevo fare una sorta di patto con Dio: “io vengo a sottomettermi, ma Tu poi fai la mia volontà.” E invece quella confessione è stato un momento di svolta perché, pur dovendomi dire di non potermi assolvere perché io e Pierpaolo convivevamo e lui era già stato sposato in chiesa, quel sacerdote mi ha detto che, se ero lì, era perché Dio aveva un progetto di salvezza su di me e che, in quella condizione in cui ero, nonostante tutto, io ero chiamata a diventare “santa”.

Da lì è iniziato un cammino che ho preso molto seriamente vivendo addirittura, in un momento successivo, un fidanzamento casto con mio marito. Una castità che ancora oggi salva il mio matrimonio. Si è convertito anche lui, ha chiesto di fare anche lui le catechesi de “I Dieci Comandamenti”, abbiamo fatto un cammino molto serio nella nostra parrocchia. Oggi siamo entrambi catechisti: lui ha ricevuto il riconoscimento di nullità del suo precedente matrimonio e ci siamo spostai in chiesa, facendo per la prima volta la comunione insieme, il 7 luglio del 2008. Abbiamo quattro figli e una gratitudine infinita per la Chiesa, per i sacerdoti, per chi ancora ci accompagna nel nostro cammino di conversione che, penso, durerà fino alla fine.

immagini e video di Cristian Gennari

Fonte: Beatrice Fazi | UnitinelDono.it

Chi è Beatrice Fazi

Nata a Salerno 51 anni fa, Beatrice Fazi, attrice di teatro, cinema e televisione, ha trovato la celebrità grazie alla fiction Un medico in famiglia, dove per quattro stagioni ha interpretato “Melina”, la cameriera pasticciona, cugina di Cettina (Lunetta Savino), che finge di essere filippina per farsi assumere, ed entra a far parte della numerosa famiglia di Nonno Libero (Lino Banfi). Sul piccolo schermo aveva esordito come conduttrice del contenitore pomeridiano per bambini Big!, in diretta su Rai Uno e a La ruota della fortuna su Canale 5. La sua prima fiction è Lui e lei con Vittoria Belvedere. Sul grande schermo, accanto a Pierfrancesco Favino, ha recitato nel film  di Francesco Apolloni La verità vi prego sull’amore. In teatro ha lavorato fin dall’età di 14 anni con maestri del calibro di Gigi Proietti, portando in scena numerosi spettacoli di successo in giro per l’Italia. Per Tv2000 ha condotto Per sempre e Beati voi e nel 2015 ha scritto un libro autobiografico, Un cuore nuovo, in cui racconta la sua conversione. È sposata con Pierpaolo Platania e hanno quattro figli: Marialucia (2002), Fabio (2003), Giovanni (2007) e Maddalena (2015).

 

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