Chi abusa di cannabis ha il doppio delle possibilità di soffrire di depressione clinica, il quadruplo di essere affetto da disordine bipolare con sintomi psicotici e il pericolo aumenta proporzionalmente al consumo. Sono i principali risultati di un nuovo importante studio sui rischi associati alla droga pubblicato sulla rivista specialistica Jama Psychiatry.
Studio condotto su 6,5 milioni di persone
Lo studio guidato dal dottor Oskar Hougaard Jefsen, ricercatore presso l’università danese Aarhus, è stato condotto sui dati clinici di tutti i cittadini nati in Danimarca prima del 31 dicembre 2005, di almeno 16 anni di età, residenti nel paese tra l’1 gennaio 1995 e il 31 dicembre 2021. Si tratta di circa 6,5 milioni di persone.
I risultati mostrano chiaramente che le persone affette da dipendenza dalla cannabis presentano un rischio molto più elevato rispetto agli altri di soffrire più avanti negli anni di malattie psichiatriche.
«Ricerca sulla cannabis più grande al mondo»
«È lo studio più grande mai condotto al mondo e i risultati suggeriscono che il rischio dello sviluppo di depressione e disordine bipolare aumenta in chi è dipendente dalla cannabis», spiega l’autore della ricerca.
Lo studio, aggiunge, «suggerisce cautela sia a chi consuma cannabis sia ai politici che discutono la possibilità di legalizzarla».
Un consiglio che il governo italiano di Giorgia Meloni sta seguendo, secondo quanto dichiarato a Tempi da José Berdini, presidente del Comitato Italiano Dipendenze: «Dopo trent’anni di narcosi c’è un governo che non abbandona la lotta contro la droga alla politica della riduzione del danno. E che non intende affrontarla dal punto di vista dei consumi e delle sostanze ma della persona».