Il poeta tarantino Francesco Ciaravino si racconta
— 26 Febbraio 2024
— pubblicato da Redazione. —
A 22 anni scrive poesie per affrotare angosce e riacquistare fiducia in sè: “All’inizio avevo timore di dire cose sbagliate. Poi ho capito quanto la poesia parli sia ai miei coetanei che agli adulti”
«Sono scritti che nascono dal desiderio di riacciuffare in qualche modo casa mia, di aggrapparmi ai ricordi e a quel passato che non poteva più appartenermi. Tramite la poesia ho cercato di far combaciare interiormente – e quindi apprezzare momenti duri e difficili, che mi hanno però permesso di evolvere e maturare. Unire la parte che amiamo di noi alla parte che amiamo meno: da questo incontro nasce la bellezza – la singolarità – di cui siamo fatti». Dare un senso a ogni parola, palesare vocabolo dopo vocabolo pensieri, emozioni e sentimenti. Lo fa – e lo sa fare bene – Francesco Vito Ciaravino, 22 anni, studente di lettere moderne, che ha scelto la poesia per raccontare disagi e turbamenti di un trasferimento con la famiglia da Taranto a La Spezia. Un trasloco esistenziale, nel cuore dell’adolescenza – aveva 16 anni – che ha voluto fotografare con 80 istantanee raccolte in un volume intitolato Combaciarsi (Ed. GCL).
Il racconto integrale di Federico Taddia @fede.taddia su Specchio de La Stampa
Fonte: LaStampa | Instagram.com
Francesco Vito Ciaravino: Il talentuoso poeta tarantino ha conquistato il prestigioso “Premio Firenze giovani 2023” con il volume “Combaciarsi” pubblicato da pochi mesi da G. C. L. edizioni.
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