La stella del calcio austriaco: «Prego tutti i giorni e la domenica vado in chiesa»
— 4 Luglio 2024
— pubblicato da Redazione. —
Agli Europei di calcio in corso, lo sappiamo, la Turchia ha da poco eliminato l’Austria. Tuttavia, c’è da immaginare che nella nazionale austriaca c’è chi saprà meglio di altri metabolizzare questa sconfitta, per il semplice fatto che – pur essendo un calciatore professionista, e addirittura celebrato come «una delle rivelazioni di Euro 2024» – nella propria esistenza, ma sarebbe meglio dire nella propria quotidianità, fa riferimento a valori veri e che non possono mai deludere: quelli della fede.
Stiamo parlando del ventenne Leopold Querfeld, giovane di natali agiati – viene dalla famiglia che a Vienna gestisce numerosi, importanti bar – come il Café Landtmann, il Café Mozart e il Café Museum – ma dai valori quanto mai solidi. Nonostante infatti, da calciatore professionista, e da apprezzato difensore formatosi nelle giovanili del Rapid Vienna, svolga il lavoro cui aspirano tanti giovanissimi, e benché provenga da una famiglia potente (nella capitale austriaca i Querfeld sono davvero un’istituzione e sono cercati per lunghe interviste dai giornalisti), Leopold ha il suo riferimento più importante in Dio.
Talmente importante che è lui stesso a parlarne spesso, nel corso delle interviste che rilascia. «Sono molto religioso» ha per esempio dichiarato una volta, aggiungendo: «Con Dio non ci sono limiti». In un’altra occasione ha invece dichiarato: «In realtà prego prima di ogni partita. Prego tutti i giorni mattina e sera. Mi assicuro di andare in chiesa ogni domenica». Parole, queste ed altre riprese dal sito Kath.net, davanti alle quali non si può che provare ammirazione, considerando il grande numero di distrazioni che può avere un giovane di 20 anni nella sua posizione economica e professionale.
Non resta pertanto che augurarsi che casi come quello di Leopold Querfeld non restino isolati, anzi che facciano parlare di sé, considerando quanto lo sport vissuto con fede possa costituire – anzi, sia a tutti gli effetti – un esempio; il che, in tempi in cui proprio le giovani generazioni paiono confuse e senza riferimenti degni di questo nome, rappresenta senza dubbio un tesoro. I modelli positivi, infatti, non si può che dire che abbondino. Motivo per cui quelli che ci sono vanno assolutamente valorizzati e fatti conoscere.
Fonte: Giuliano Guzzo | IlTimone.org
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