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Gli “eroi invisibili” del Premio Ambrosoli, la Giornata della popolazione, la signora dei 40 affidi

Torna il Premio Giorgio Ambrosoli, il premio italiano alla Rule of Law, lo stato di diritto, il cosiddetto governo delle leggi. Un tema sempre più fra le priorità delle diplomazie internazionali e fattore cruciale nel nostro Paese per incrementare l’efficacia delle politiche di prevenzione e contrasto al malaffare.

L’iniziativa, promossa dall’omonima Fondazione da oltre un decennio, valorizza le condotte virtuose a tutela della legge in contesti ambientali di minacce, intimidazioni, pericoli e pressioni improprie. Il Premio sta contribuendo a costruire una narrativa tutta in positivo del rapporto fra gli italiani e il rispetto delle leggi, poiché sta emergendo un piccolo grande esercito di “eroi invisibili” di condotte e comportamenti da parte di donne e uomini che si sono esposti a conseguenze e rischi impegnativi per il fatto di ergersi, come antichi opliti, a baluardo del rispetto delle norme, e con esse del pubblico interesse.

Imprenditori, pubblici funzionari, politici, liberi professionisti, esponenti delle forze dell’ordine, magistrati, agricoltori, manager, scienziati, medici, giornalisti, figure del Terzo Settore, insegnanti, sacerdoti, e altri. A oggi già 81 casi distintivi insigniti che fanno emergere in modo un po’ inatteso un’Italia collettiva, dal basso, che smentisce con forza il luogo comune degli italiani refrattari al rispetto delle leggi. Una nuvola di piccoli grandi Giorgio Ambrosoli – quasi sempre per nulla o poco conosciuti – che potranno nel tempo magari diventare sempre di più, anche grazie ai riferimenti culturali e valoriali che guidarono il Commissario Liquidatore della famigerata Banca Privata Italiana di Michele Sindona.

Descrivono chiaramente il ruolo dell’alto senso civico e morale che ognuno di noi deve portare con sé nelle quotidiane attività, le parole di Mario Carlo Ferrario, Presidente della Fondazione, per il quale “è sempre più cruciale maturare la consapevolezza, da parte di tutti, che non sono sufficienti le leggi scritte, anche quando sono ben concepite. È indispensabile al contempo un contesto di cultura, competenze, comportamenti, meccanismi che ne assicurino la loro corretta applicazione effettiva. In questo senso, il ruolo dei singoli cittadini, in particolare nell’esercizio delle loro professioni, diviene uno dei fattori determinanti. Le norme non vivono in astratto, ma calate nella realtà che le circonda”.

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, l’XI Edizione avrà luogo oggi – 8 luglio – come da tradizione presso il Piccolo Teatro – Teatro d’Europa, luogo simbolo del teatro civile in Italia, e potrà essere seguito in formato televisivo tramite la diretta streaming su www.premiogiorgioambrosoli.it, sul doppio canale in italiano e in inglese.

*Fondazione Premio Giorgio Ambrosoli

Fonte: Elena Bellistracci | Corriere.it

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