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La storia vera che ha ispirato il film “Un padre”

Il film “Un padre”, la storia vera di un uomo che cresce da sola la figlia dopo che la moglie è morta di parto. Scopriamo chi è l’attore Kevin Hurt e chi è Matt Logelin, l’uomo che ha poi scritto un libro sulla sua esperienza e ha creato una fondazione per aiutare i vedovi e le vedove con bambini piccoli da crescere.

Se accade spesso nella vita, come nei film, che una madre cresca suo figlio senza un compagno, è raro che un padre si trovi a gestire un figlio da solo sin dalla nascita. Ci può essere, nella stragrande maggioranza dei casi, un solo motivo: la madre è morta di parto. Inizia così, con un funerale, questa commedia di buoni sentimenti che vede Kevin Hart, attore solitamente impegnato in film comici (ricordiamo per esempio Sempre amici, il remake americano del francese Quasi amici) e d’azione, in un intenso ruolo che dai toni drammatici vira poi gradualmente verso la commedia per raccontare la tenerezza di una vita a due, padre e figlia. E ci sono anche momenti in cui si ride, quei siparietti che smorzano il tono del racconto e che mostrano le situazioni più buffe che un padre single si trova a dover superare da solo: la bambina che non dorme, ilcambio dei pannolini, la goffaggine del padre nel pettinarle la folta chioma riccia… Dopo la tragedia il protagonista si affida all’aiuto dei nonni e degli amici, poi, un po’ per orgoglio un po’ per dare alla bambina quel senso di famiglia che aveva immaginato con la moglie, decide di vivere da solo con lei. Solo quando la bimba diventa più autonoma capisce che gli altri possono essere una risorsa. E a crescere, in questa storia, non sarà solo la bambina. Pur non essendone il remake, troviamo molte analogie tra questo film e uno italiano del 2008, Solo un padre, con Luca Argentero (al momento disponibile solo su Tim vision).

LA VERA STORIA DIETRO IL FILM

Il film è tratto dal romanzo Two Kisses for Maddy: A Memoir of Love and Loss scritto da Matthew Logelin, autobiografia in cui l’autore racconta della sua esperienza diretta di padre che cerca di guarire dalla perdita di sua moglie e contemporaneamente cerca di crescere una figlia da solo. Matt Logelin e sua moglie Liz si erano conosciuti al liceo, innamorati e sposati poco dopo. Quando Liz ha scoperto di aspettare un bambino erano entrambi felicissimi e hanno creato un blog per tenere informati i loro familiari che vivevano lontani. È stata una  gravidanza difficile e a sette settimane dal termine i medici hanno deciso di far nascere la bambina con parto cesareo. Sembrava che tutto fosse andato bene, la bambina era in incubatrice e Liz si stava riprendendo. Ma 27 ore dopo il parto  Liz ha avuto un’embolia polmonare e ha perso la vita. Matt era devastato ed era convinto di non riuscire a farcela senza la moglie, ma c’era la bambina da crescere. Per condividere  il dolore Matt iniziò a usare il blog che aveva creato con Liz come una sorta di diario condiviso. Per lui era un modo per sfogarsi, ma presto il blog è arrivato ad avere 40mila lettori al giorno. Grazie all’affetto e ai consigli dei lettori, Matt ha ripreso a vivere.
Ha dichiarato: «Non avrei mai immaginato che mi dessero dei consigli e che mi aiutassero a elaborare il lutto. Vorrei che Madeline avesse la vita che Liz sognava per lei. Significa tutto per me, è l’unica cosa che mi rimane ora. È la numero uno e lo sarà per il resto della mia vita». Matt, che poi in seguito a trovato una nuova compagna,  ha creato The Liz Logelin Foundation, per sostenere e ridare speranza ai vedovi e alle vedove con bambini da crescere.

Fonte: Fulvia Degl’Innocenti |FamigliaCristiana.it

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