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Emili, Doron e Romi: chi sono le tre ragazze liberate da Hamas

Le tre giovani erano state rapite il 7 ottobre 2023. Prima l’abbraccio dei familiari, poi la corsa in ospedale. Entrati 600 tir di aiuti. In Cisgiordania attesa per il rilascio di 90 palestinesi

Romi Gonen, Emili Damari e Doron Steinbrecher sono le tre liberate nel pomeriggio di domenica. Prima del rilascio sono stati fatti entrare a Gaza i tir carichi di aiuti umanitari e le autocisterne con il carburante, attraverso il valico di Rafah, chiuso da maggio.

Doron Steinbrecher, 31 anni, è romena. Emili Damari, 28 anni, ha doppia cittadinanza (britannica e israeliana). Entrambe erano state rapite nell’area di Kfar Aza il 7 ottobre del 2023. Steinbrecher, che è una infermiera veterinaria, viveva accanto alle abitazioni della sorella sposata e dei genitori nel kibbutz. “Sono arrivati. Mi prendono”, aveva detto in un drammatico messaggio vocale inviato ai suoi amici la mattina in cui Hamas aveva invaso il territorio israeliano, massacrando e brutalizzando oltre 1.200 persone e sequestrandone oltre 250. Emili Damari si trovava nel suo appartamento quando sono arrivati i miliziani di Hamas che le hanno sparato a una mano e hanno ucciso il suo cane, Chooka. È stata anche ferita alla gamba da una scheggia di proiettile. Con lei e Doron Steinbrecher, sono stati rapiti i loro amici Gali e Ziv Berman, che rimangono in prigionia e di cui non si hanno notizie certe. Come ha testimoniato la madre di Emili, la ragazza è stata caricata sulla sua auto, usata dai terroristi per coprirsi la fuga, e trascinata a Gaza.

Romi Gonen, 24 anni, è stata presa in ostaggio dal festival musicale Nova dove era andata a ballare con la sua migliore amica Gaia Halifa. Insieme avevano girato il Sud America in lungo e in largo per sette mesi. Quella spaventosa mattina del 7 ottobre 2023, mentre cercava di sfuggire ai terroristi con le amiche, Romi è riuscita a chiamare la madre, Meirav, rimasta al telefono con lei anche quando è stata raggiunta da un proiettile a una mano. Gaia è stata colpita e uccisa. Il 23 novembre alcuni ostaggi rilasciati hanno riferito di aver visto Romi viva, dopo nessun’altra notizia è arrivata ai parenti. Fino a che il governo non li ha avvisati che la loro ragazza era nella lista dei primi 33 ostaggi da rilasciare.

L’attesa per la liberazione delle tre donne ha fermato il tempo in tutto Israele. Tutti aspettavano di rivederle, mentre le autorità hanno approntato i centri sanitari dove prendersi cura della salute e dei traumi subiti dalle ragazze. Le famiglie degli ostaggi hanno sospeso ogni intervista. Ma dalle sopravvissute si aspettano di sapere come stanno i propri cari in cattività.

in Cisgiordania e a Gerusalemme est si attende ora il rilascio di 90 detenuti palestinesi, che avverrà nella notte. La polizia israeliana ha ordinato alle famiglie di non festeggiare pubblicamente il loro ritorno a casa E non rilasciare dichiarazioni né interviste.

Fonte: Nello Scavo | Avvenire.it

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