Come lui stesso dichiara a riguardo di sua madre in un’intervista al Corriere della Sera del 18 gennaio 2025: “Mi ripeteva: ‘Non hai bisogno di una seconda gamba’, per fare in modo che potessi dare il meglio con quello che avevo, wrestling incluso. Ho sempre pensato di dovermi sentire fortunato con le opportunità che la vita mi ha offerto perché non sapevo dove mi avrebbero portato ed è così che ho trovato il coraggio di uscire dalla mia zona di comfort: ci ho messo tutto me stesso. Ci sarà sempre qualcuno più veloce, forte o alto di te e allora? Mettici la grinta per compensare la disparità e cogli le opportunità che ti presentano”.
Così questa sfida della madre trova in lui ascolto e lo spinge a rafforzare l’uso dei muscoli delle braccia fino a trovare in se stesso un’energia di presa tanto utile nella lotta libera. I suoi risultati sono già eccezionali, ma lui vuole primeggiare lottando con gli altri atleti allo stesso livello: così per Anthony inizia un percorso non semplice, deve lottare dando tutto di sé, vuole persino entrare nell’Università dell’Arizona e partecipa alle selezioni per essere ammesso, facendo una fatica doppia degli altri, ma alla fine conquistando il coach Shawn Charles che all’inizio era molto perplesso sul fatto che lui potesse essere tra gli atleti scelti per questo sport a rappresentare l’università.
Anthony anche di fronte alle sconfitte e alle fatiche spesso al di là dei limiti umani non demorde mai e ha successo, testimoniando che quando si porta un’energia dentro si possono affrontare anche difficoltà che sembrano al confine dell’impossibile.
Inarrestabile è un film che documenta come anche un limite fisico grave non fermi la forza di un uomo che può farlo diventare una risorsa: per questo bisogna cercare di scoprire quale sia il segreto di Anthony: lui stesso, l’affetto della madre, dei coach particolarmente capaci di valorizzarlo? Per trovare una risposta interessante è quello che a un certo punto l’Anthony arrabbiato con il mondo che lo circonda, e che ha come regola quella che se perdi non sei nulla, capisce che se vince non sarà il fatto di avere una gamba sola a definirlo.
A dire che lui è di più di quella gamba che manca e che è questo che ha da cercare nella lotta come nella vita ciò che lo fa essere. È la sfida a essere ciò che è a essere decisiva, questo vale per chi ha entrambe le gambe come per chi ha una gamba sola. Del resto, Anthony da ragazzo solo e arrabbiato pur capace di fare cose eccezionali nel suo percorso diventa un ragazzo aperto agli altri e capace di amicizia.
Così il film Inarrestabile testimonia in modo affascinante come nello sport si possa trovare il metodo della vita, che è quello di vincere la battaglia a essere se stesso.