Nata a Verona da un’esperienza di volontariato nelle sagre, l’impresa sociale guidata da Silvia Bigagnoli è oggi presente al Vinitaly e nelle fiere più importanti. Con professionalità e sorrisi, i ragazzi come Andrea e Gaia dimostrano che l’inclusione non è una parola vuota ma un progetto concreto fatto di formazione, autonomia e futuro
Buongiorno, benvenuta!”. Andrea, 21 anni, accoglie i giornalisti col sorriso, allungando un vassoio con le fette di pane e salame preparate insieme a Silvia. Andrea, affetto da Trisomia 21, nota come Sindrome di Down, è uno dei componenti dell’impresa sociale cooperativa Ape’n Down. Silvia Bigagnoli, 46 anni, ne è la presidente. Due “irriverenti sociali” per dirla con il sottotitolo del logo di questa coop, nata per abbattere le barriere mentali sulla disabilità e generare inclusione.
Un’avventura tutta veronese, frutto di un progetto di volontariato avviato anni fa per raccogliere fondi nelle sagre servendo caffè e bibite e fare sensibilizzazione sociale, e approdato di recente all’interno di alcune tra le più prestigiose rassegne di Veronafiere e della sala vip dell’Hellas allo stadio di Verona.
“Abbiamo iniziato nel 2023 con Fiera Cavalli – racconta Silvia – poi a gennaio 2024 i nostri ragazzi hanno distribuito caffè al Motor Bike Expo e, a seguire, al Vinitaly 2024”. Quest’anno, il bis alla sala stampa del Vinitaly, ma questa volta come impresa sociale cooperativa per conto di Signorvino, la catena di enoteche con cucina che ha avuto in affidamento il servizio.
Nella vita, Silvia si occupa di controllo di qualità. La coop Ape’n Down è nata a novembre 2024 dopo una lunga esperienza nel gruppo di volontariato “Happy Hour” di cui fa parte e da cui tutto ha avuto inizio. “La cooperativa – spiega – vuole dare un futuro a questi ragazzi e unire più livelli di intervento: formazione, accompagnamento al lavoro e sensibilizzazione tra le imprese e nelle scuole”.
Un progetto ambizioso che coinvolge persone con Sindrome di Down insieme ai loro familiari, volontari, psicoterapeuti e anche imprenditori perché tra i soci della cooperativa ci sono i titolari di due aziende veronesi: Ilmur Caffè e Mister Bubbles, la prima nata da una torrefazione e specializzata nella produzione di capsule di caffè di qualità e, la seconda, produttrice di cocktail monodose. “La costituzione dell’impresa sociale ci ha consentito di assumere un ragazzo e una ragazza come dipendenti della coop e di avviare corsi di formazione nell’ambito della ristorazione con personale specializzato per definire altri inserimenti lavorativi – spiega Silvia – Per noi la formazione non si esaurisce con i corsi, è un cammino più complesso che coinvolge anche le famiglie e le imprese. Non si esaurisce con un attestato, ci siamo fino alla completa autonomia dei ragazzi all’interno del contesto lavorativo”.
Una cosa è certa: al Vinitaly 2025 il servizio di Ape’n Down è stato impeccabile. Il sorriso cortese, l’attenzione e la dedizione di Andrea come di Gaia, 23 anni e una passione per il blu che colora anche un ciuffo dei suoi capelli, hanno riscosso il favore generale. Al momento, i soci di Ape’n Down sono 7, le famiglie coinvolte 21. Il più grande dei ragazzi in formazione è Alberto, 30 anni, un’empatia fuori dal comune. Oltre ad Andrea e Gaia, dipendenti della cooperativa, la coop sta per completare il percorso di assunzione di altri due ragazzi in altrettante aziende del territorio. Una bella storia all’insegna del lavoro e dell’amore. Verona docet.
Fonte: Gioia Sgarlata | FamigliaCristiana.it